Cose che non mi avete chiesto. Novembre 2024.
Una serie di consigli non richiesti a tema India, formato newsletter.
Ciao,
eccomi di ritorno nella tua casella di posta, questa volta dopo aver trascorso due settimane in India, precisamente su e giù per il West Bengal, che è la zona ai confini con Bangladesh e Nepal, per intenderci. Sono partita insieme a Giada e Stefano di Samsara Roads che, oltre a essere due amici carissimi, sono anche una coppia piena di energie luminose, che ormai da anni vive in India e organizza viaggi all’avventura in questo Paese dove le avventure non mancano. Sul loro sito sono elencate tutte le prossime partenze e anche il tour che abbiamo vissuto noi. La prima e ultima tappa è stata Calcutta. In mezzo, una quantità di esperienze che hanno fatto sembrare questo viaggio lungo mesi. Nelle mie stories in evidenza su Instagram è raccontato tutto quanto.









E dunque, vista la mia full immersion indiana, ho pensato di trasformare anche questa newsletter in una full immersion a tema. Solo per questa volta. Così, seguiranno una serie di consigli di lettura, ascolto e visione a tema India. In caso tu abbia intenzione di partire per questo viaggio dell’anima, questa newsletter potrebbe essere un manuale di preparazione. Se invece l’India ti spaventa troppo per raggiungerla (e lo capisco) potrai comunque trovare tra i miei consigli un modo per conoscerla anche a distanza.
In ogni caso, buon viaggio.
Film a tema India
Il treno per Darjeeling. Un film di Wes Anderson.
Parto da questo film perché noi a Darjeeling ci siamo stati, patria del più pregiato dei tè neri e meta delle élite coloniali ai tempi dell’Impero inglese. La Darjeeling di Wes Anderson è proprio lei, anche se in verità le scene del film sono state girate quasi tutte in Rajasthan, un altro stato indiano. Una ferrovia, però, a Darjeeling c’è davvero: la Darjeeling Himalayan Railway, ovvero la ferrovia che collega Darjeeling ai piedi della valle himalayana in cui si trova, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità nel 1999. La trama del film non c’entra molto con tutto questo, ma comunque va visto, anche solo perché è diretto da Wes Anderson.
Lion. Un film tratto da una storia vera.
Se volete vedere un po’ di “India vera”, quella che vive sui treni e per le strade, Lion fa per voi. Basato sul libro di memorie La lunga strada per tornare a casa, il film racconta la storia vera di Saroo Brierley che, nel 1986, quando aveva cinque anni, si è perso, trovandosi a Calcutta senza famiglia, soldi e capacità di tornare a casa. Saroo verrà adottato da una famiglia australiana, ma la sua anima indiana non smetterà mai di chiamarlo.
Marigold Hotel. Una commedia hollywoodiana.
Da questo film non aspettatevi chissà che lettura dell’India, ma resta secondo me una visione piacevole e leggera, capace anche di innescare qualche riflessione più profonda. Alcuni pensionati britannici decidono di trasferirsi a Jaipur, in India, per soggiornare nel Best Exotic Marigold Hotel, pubblicizzato come una casa di riposo esotica. Come sempre accade in India, le cose non andranno come previsto, ma tutto sarà molto divertente.
The Millionarie. Un film da Oscar.
Jamal Malik, un diciottenne musulmano cresciuto nello slum di Mumbai sta partecipando come concorrente alla versione indiana del quiz televisivo Chi vuol essere milionario?. Il ragazzo risponde a tutte le domande e il conduttore, che non si spiega come possa essere così preparato, è convinto sia una frode. Jamal viene arrestato e l’interrogatorio della polizia darà il via a un flashback in cui il protagonista ripercorrerà le tappe della sua vita, da quando era un bambino di strada.
Essere Umani: lo spettro di Mumbai sul nostro futuro.
Questo non è un film, ma un documentario scritto e raccontato da Pablo Trincia. Il luogo in cui questo documentario si snoda è Mumbai, in particolare i suoi slum, le sue baraccopoli. “Inquinamento, sovrappopolazione, innalzamento degli oceani. La crisi climatica vede Mumbai, in India, sulla linea del fronte”. Le puntate sono tre e sono visibili alle persone abbonate a Sky. Però qualcosa si trova anche ad accesso libero smanettando un po’. Tipo QUI c’è la prima puntata.
Podcast a tema India
Megalopolis. Un podcast di Pablo Trincia.
La docuserie Essere umani è in realtà tratta da questo podcast. Pablo Trincia ci porta nella megalopoli di Mumbai, dove è previsto che entro il 2050 diversi quartieri verranno allagati e cancellati a causa dell’innalzamento del livello del mare. È un podcast molto duro, del resto è di Pablo Trincia, ma secondo me merita di essere ascoltato.
Altri Orienti. Un podcast su India e non solo.
Altri Orienti è un podcast dedicato all’Asia, in generale. Tra le tantissime puntate, molte riguardano proprio l’India. È sufficiente cercarle direttamente su Spotify e tenere d’occhio anche le nuove uscite.
Globo. Un podcast del Post sugli esteri.
Anche nel caso di Globo, il podcast del Post dedicato agli esteri, le puntate sull’India sono più di una. Di nuovo, si trovano cercandole su Spotify. Le due che vedete qui sopra, comunque, sono le principali.
Letture a tema India
Una serie di articoli su Canàl
Qualche anno fa scrivevo per una rivista che adesso non esiste più. Si chiamava Canàl e raccontava storie di comunicazione e marketing dal mondo. Tra queste, alcune arrivavano anche dall’India, tipo:
L’ego muore urlando. Un libro che deve prendere vita.
Stefano, che è lo Ste di Samsara Roads, ha scritto un libro. S’intitola L’ego muore urlando e per essere stampato ha bisogno di raggiungere l’obiettivo del suo crowdfunding. Se vi va di sostenerlo, lo trovate QUI. Stefano vive in India da moltissimi anni e, in questo libro, c’è tutto quello che ha vissuto e imparato. L’ego muore urlando è la storia di Agata, una viaggiatrice scomparsa in India, e dell’uomo che la deve cercare.
India Darshan: una guida per allenare gli occhi alla bellezza dell'India e consigli pratici per il tuo viaggio.
Giada e Ste di Samsara Roads hanno scritto anche India Darshan, una guida fatta di una serie di approfondimenti per prepararsi a un viaggio in India. Troverete lunghi racconti sull’Induismo, sui suoi Dei, sul significato dei simboli sacri, dei rituali e delle statue che si adorano nei templi. Si parlerà di caste, asceti, piante e animali sacri, di percorsi spirituali e riti funebri; di Buddhismo, Sikhismo, Jainismo e Islam. Insomma, di tutto quello che è bene conoscere su questo Paese dalle mille contraddizioni.
Cuccette per signora. Un libro sulla tenacia delle donne, ovunque nel mondo.
Stazione ferroviaria di Bangalore, India. Akhila, single quarantacinquenne da sempre confinata nel ruolo di figlia, sorella, zia, è a un passo dal realizzare il suo grande sogno: salire su un treno gloriosamente sola, sistemarsi in una delle cuccette riservate alle signore e partire alla volta di una meta lontana, il paesino in riva al mare di Kanyakumari. Con le cinque donne del suo scompartimento – Janaki, moglie viziata e madre confusa; Margaret Shanti, insegnante di chimica sposata con un insensibile tiranno; Prabha Devi, la perfetta donna di casa; Sheela, quattordici anni e la capacità di capire ciò che le altre non possono; Marikolanthu, la cui innocenza è stata distrutta da una notte di lussuria – si crea subito una profonda intimità. Nelle confidenze sussurrate durante la lunga notte Akhila cerca una risposta alle domande che la turbano da quando era bambina, gli stessi dilemmi che caratterizzano il viaggio intrapreso da ogni donna nella vita.
Shantaram. Un grande classico.
Shantaram è forse il più grande classico a tema India (e anche il più grande mattone). “Shantaram è la storia schietta e anti-retorica di un latitante, basata sull'esperienza di Roberts, al tempo rapinatore, eroinomane, evaso dal carcere di Pentridge e rifugiatosi in India, dove ha poi vissuto per dieci anni”.
La città della gioia. Il racconto dello shock che sa essere l’India.
Deluso e amareggiato, un giovane medico statunitense lascia il suo Paese e si trasferisce in India alla ricerca di qualcosa che gli restituisca il senso dell’esistenza, intraprendendo un lungo viaggio dalla ricca America alle “bidonville” di Calcutta. La realtà che lo aspetta è però sconvolgente, un vero e proprio inferno di miseria e degradazione, nel quale gli uomini cercano di sopravvivere nella più assoluta mancanza di mezzi. Ma proprio qui, nelle allucinanti colonie di lebbrosi della «Città della gioia», in mezzo a inondazioni, fame e malattie, il protagonista riuscirà a ritrovare la forza di riscattarsi. “Un romanzo sconvolgente, l’epica della speranza e dell’amore, una straordinaria lezione di coraggio”.
Un altro giro di giostra. Un regalo di Tiziano Terzani.
Tiziano Terzani, incredibile giornalista che pagherei per poter far tornare in vita, ha scelto l’Asia per la sua vita e, in particolare, l’India per la sua morte. In questo libro, l’ultimo scritto da lui, racconta dei suoi ultimi viaggi, della sua malattia e del raccoglimento sull’Himalaya.
Il Dio delle piccole cose. Un libro di amore e conflitto.
Il Dio delle piccole cose narra la vicenda di una donna che lascia il marito violento e torna a casa con i suoi due bambini, i gemelli Estha e Rahel, maschio e femmina. Ma nell'India meridionale dei tardi anni Sessanta, una donna divorziata come Ammu si ritrova priva di una posizione sociale riconosciuta; a maggior ragione se commette l'errore imperdonabile di innamorarsi di un paria.
L’odore dell’India. Di quella volta in cui Pasolini ha raccontato questa terra.
Un diario del primo viaggio in India di Pasolini, fatto a fine 1960, dove viene raccontato il subcontinente indiano con le sue contraddizioni, il suo caos e il suo odore. Pasolini rimane ammaliato da questo mondo così diverso e questo libro ne è la testimonianza.
Maximum City. Un reportage su Mumbai.
Mumbai, o Bombay, chiamata dall’autore “la città degli eccessi”. Un reportage sulla città e sui suoi abitanti dove ogni persona incontrata diventa una storia da raccontare.
Miti e simboli dell’India. Un libro per farsi trasportare.
Se siete attratti dalla mitologia indiana, dai suoi rituali e dalle sue tradizioni, questo è il libro che fa per voi. Con un taglio antropologico e narrativo, Heinrich Zimmer ripropone i miti indù per l’ultima volta e ci incanta in modo supremo.
Questa lista potrebbe proseguire per secoli forse. La chiudo qui per buon senso, anche se l’India non si esaurisce mai.
Un po’ di codici sconto che possono tornarvi utili
Vi ricapitolo alcuni dei nostri codici sconto, che magari vi tornano utili. Sono tutti affiliati:
Storytel: per avere 30 giorni di audiolibri, podcast e serie audio (anche se avete già un account attivo).
Wild: il codice GIULI20 per avere il 20% di sconto su deodoranti, bagnoschiuma e balsami labbra ricaricabili e altri prodotti solidi.
KESS Berlin: il codice GIULIA40 per avere il 40% di sconto e prodotti in omaggio acquistando i trucchi vegani e facilissimi da usare di KESS.
Manucurist: le unghie colorate in estate sono una delle mie cose felici. Se cercate smalti - sia normali che semipermanenti - sostenibili, vegani e cruelty free, bussate a casa Manucurist. Io collaboro con loro da anni e mi trovo benissimo. Per avere il 15% di sconto usate il codice ITGIULIA.
hoppípolla: il codicino GIULS del 15% è attivo sia sugli abbonamenti alle box che sullo shop hoppípolla (magari potete approfittare per comprare i miei libri La letteratura in cucina e Il cinema in cucina).
Un abbraccio,
Giuli
Grazie, ne avevo bisogno ♥️